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Creatività e sperimentazione

Valentina Fogliato

Architetto, milanese, mi sono occupata a lungo principalmente di progettazione e risparmio energetico, seguendo la mia passione per il verde ho conseguito la specializzazione di progettista di giardini presso la Scuola Agraria del Parco di Monza. Attualmente frequento la Scuola di acquerello del Maestro Angelo Gorlini.

Spesso per lavoro ho utilizzato la macchina fotografica, che con i colori e il collage è diventata a poco a poco più che uno strumento di lavoro un mezzo di espressione.

Nel tempo ho sperimentato diverse tecniche e materiali per i miei lavori: collage, acquerello, cartapesta, mosaico. Hanno tutti qualcosa in comune: la manualità, l’azione.

Anche in fotografia ho applicato lo stesso principio, provare diverse strade, manipolare la fotografia, contaminarla. Intervenire sulla foto già stampata, poi ancora prima, durante lo scatto. Perché a mio parere la fotografia non è selezionare e riportare un frammento della realtà ma può diventare espressione della mia creatività esattamente come la pittura.

Il risultato della mia ricerca sono fotografie “liquide” che realizzo con interventi durante lo scatto oppure ritraendo figure in movimento in una luce intensa, sospese e irriconoscibili. Sono quasi “acquarelli fotografici”, in cui conta più l’impressione e l’emozione che non la resa oggettiva e fedele del soggetto. Lo volete chiamare fotoimpressionismo?

2---team

Creatività e tecnica

Francesco Di Paolo

Psicoanalista di professione, mi sono appassionato alla fotografia da ragazzo usando una Canonet QL a telemetro prestatami da un amico. Da autodidatta ho appreso i primi rudimenti della tecnica fotografica e dello sviluppo e stampa in bianco e nero, sperimentando poi negli anni ’70, la ripresa in studio con il banco ottico, nell’ambito della grafica e della comunicazione. Ho poi scelto di lavorare per molti anni come formatore nel settore della devianza minorile e nella formazione professionale degli adulti, spesso a contatto con le forme più estreme del disagio e del malessere. Quell’esperienza mi ha ancor più convinto della primaria importanza svolta dalla funzione creativa nell’individuo, per l’equilibrio, il benessere e la cura della persona, alimentata attraverso il gioco, lo studio o il lavoro. In questa logica continuo a coltivare la mia passione per la fotografia e la curiosità verso i nuovi orizzonti della tecnica della comunicazione visiva.

Ho collaborato per la documentazione fotografica con diverse associazioni culturali – eventi e mostre di arte e poesia presso biblioteche e scuole della provincia di Milano. E’ stata l’occasione per incontrare autori come Alda Merini, Vivian Lamarque, Gillo Dorfles, Alberto Casiraghy, Giulia Niccolai, Tiziano Rossi.

Le stampe della serie Cliché sono state scelte dalla Galleria Ostrakon di Milano per una mostra (2014), documento l’opera dello scultore Remo Rachini (cataloghi per le mostre e pubblicazioni – Edizioni Skira).

Nel maggio 2009 ho realizzato il video: “Alberto Casiraghy. Altra cosa è l’anima” per il Servizio Audiovisivi della Provincia di Milano. Proiettato allo Spazio Oberdan è stato poi pubblicato all’interno della Collana “Gente di Milano”, edizioni “il Medialogo”.

Sottoscrivendo l’aforisma di Alberto Casiraghy “Gli alberi hanno sempre ragione”, fotografo con gioia la natura e i giardini in Italia e in Europa e amo particolarmente il ritratto.

Vivo e lavoro a Milano.